martedì 19 gennaio 2010

27 Gennaio 2010 65^ Commemorazione dello sterminio di Ebrei ed Altri



Nel 65° anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz si celebra la giornata della memoria. Ma gli ebrei non furono gli unici “ospiti” dei campi di concentramento, le varie categorie di prigionieri erano contraddistinte da triangoli di stoffa colorati cuciti sui loro abiti di prigionia, quello che distingueva gli ebrei era giallo.





Prima degli altri vennero a prendere gli zingari.
Ed io fui contento perchè rubavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
restai in silenzio perchè mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali.
E fui sollevato perchè mi davano fastidio.
Poi vennero a prendere i comunisti.
Ed io non dissi nulla perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me.
E non c'era più nessuno per protestare.
Bertold Brecht



I numeri del genocidio Nazista con l’aiuto del dittatore spagnolo e italiano circa 10.500.000 di persone

6.000.000 deportati Ebrei

4.350.000 deportati Partigiani italiani spagnoli e comunisti
100.000 deportati omosessuali
10.000 deportati religiosi
500.000 deportati Rom e Sinti




Aktion T4
Ma la difesa della razza non era solo lo sterminio delle minoranze per i nazifascisti, occorreva anche impedire che la razza si “sporcasse” con i geni dei disabili fisici o mentali: Nacque così il programma Aktion t4. Gli scienziati tedeschi elaborarono una teoria dell’eutanasia sociale, secondo cui bisognava porre fine alle vite non degne di essere vissute, le Lebensunwertes Leben.
In tal modo si sarebbero risparmiate inutili sofferenze a individui irrecuperabili ed in più si sarebbe garantito che non riproducendosi non avrebbero indebolito la razza.
I malati psichici furono spesso utilizzati come cavie umane dagli scienziati nazisti, e il governo tedesco promosse una vasta campagna di sterilizzazione dei malati che avrebbero potuto infettare la razza, coerentemente con le idee eugenetiche in voga tra gli scienziati razzisti tedeschi ed italiani.



« Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai. »

Elie Diesel


L’analfabeta politico

Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico
Egli non sente, non parla, né s’interessa
degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli
del pesce, della farina, dell’affitto
delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille che
dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato, l’assaltante
e il peggiore di tutti i banditi
che è il politico imbroglione,
il mafioso, il corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
Bertoldt Brecht

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