La corruzione non è un destino ineluttabile, ma un sistema culturale
Leggi
L'Italia è al 67°posto terzultima in zona UE
Indice della corruzione percepita
|Raku Vilma Dagrada|
|Coop. Degradi|
|Il Rile|
|Il Meteo |
|NonSoloEbrei|
|Claudio Acerbi|
|Notizie da Figino|
|Parco delle Cave|
|VivereQuinto|
|Milano Civica Comune|
|Zona 7 Milano|
|Prezzo odierno Oro e Petrolio|
|Borsa Italiana|
|ALLARME MILANO SPERANZA MILANO|
|Settimanale di politica e cultura|
|Le Cascine di Quinto Romano|
|Notizie PGT|
|meteo pollini|
|Commissioni e Consiglio di Zona 7|
|FUMI NOCIVI A MILANO|
|PROPOSTA ITALIANOSTRA VIA ACQUA PARCO DELLE CAVE|
La corruzione?
RispondiEliminaÈ direttamente proporzionale al numero dei cosiddetti "furbi" e nella nostra Italietta purtroppo ce ne sono troppi...
Non solo la "casta" degli amministratori corrotti. Purtroppo ladri, furbi e furbastri si servono anche del prestigio del volontariato per finti servizi e finto volontariato.
La regola base: "Faccio un favore a te, tu mi ripaghi con un altro favore" in nome di un amicizia che non sarà mai tale, poichè legata a doppio filo dagli interessi. Così nasce e si estende la corruzione. Il meccanismo prosegue: "Io copro le tue malefatte e tu mi ripaghi con un bel regalino (sempre in nome della cosiddetta "amicizia"). Tutti ci guadagnano? Solo i ladri, furbi e furbastri... I buoni e gli onesti non fanno notizia, poiché - per loro natura - non sono furbi.
De con. Catilinae, X
Decadenza di Roma
Ma quando con fatica e giustizia lo Stato si ingrandì, grandi re vennero sottomessi in guerra, genti selvagge e popoli potenti furono domati con la forza, Cartagine, emula dell’impero romano, fu distrutta sin dalle radici, tutti i mari e le terre erano ormai aperti, la sorte prese a mescolare ed incrudelire ogni cosa. Per chi aveva tollerato pericoli, situazioni incerte e difficili con facilità, ozio e ricchezze, desiderabili in altre circostanze, divennero fonte di difficoltà e miseria.
Dunque crebbe prima la sete di denaro, poi di potere; esse furono per così dire l’alimento di tutti i mali. Infatti l’avidità arrecò danni gravissimi alla fedeltà, alla rettitudine e a tutti gli altri buoni comportamenti. Al posto di questi insegnò la superbia, la crudeltà, a trascurare gli dei, a considerare tutto comprabile con il denaro. L’ambizione costrinse molti uomini a diventare falsi, a dire una cosa e pensarne un’altra, credere amicizie ed inimicizie tali non in base alla realtà ma per l’utile, ed avere più un’apparenza che un’indole buona. Questi fatti prima crescevano poco a poco, talvolta erano puniti; in seguito, quando il contagio proruppe come una peste, la città cambiò volto ed il potere divenne da rettissimo ed ottimo che era, crudele ed intollerabile.