Petrarca vive.
Milano ha una dimora petrarchesca da salvare.
PRESENTAZIONE DEL SAGGIO DIVULGATIVO
“MILANO
EXPO 2015 PER PETRARCA”
PUBBLICATO A CURA DEL CSA
2 MARZO 2013 - PALAZZO SORMANI, SALA DEL GRECHETTO.
Oltre a Leonardo da Vinci e Bramante, Milano
vanta un altro grande cittadino di adozione: Francesco Petrarca, che nella
metropoli Lombarda visse un lungo periodo (1353-61) che copre la maturità della sua vita. Nella quiete agreste del
contado riposava dagli impegni di ambasciatore dei Visconti e dalla frenesia
che già allora perseguitava Milano.
Villa Linterno, l’antica "Infernum" (così chiamata fino al XVI sec.) è l’unica
dimora milanese di Francesco Petrarca miracolosamente ancora in piedi, grazie
all’amore di tanti volenterosi cittadini che si
sono passati il testimone della sua difesa per generazioni. Sembra un vecchio
rudere corroso dal tempo, ma resiste, come il suo antico territorio rurale
chiamato nel 1576 da Rovillius “I
Delitiosi Passeggi di Petrarca”:
stradine, fontanili e marcite rimasti intatti, con le stesse atmosfere e i
profumi dei tempi del Poeta.
Un grido unanime, corale e
profondamente sentito è
sgorgato da tutti i convenuti alla presentazione del libro “Milano Expo 2015 per Petrarca”: “Milano
non continuare a dimenticarti di Petrarca, cogli l’occasione e fai modo che la Cascina Linterno
diventi un presidio petrarchesco”, così
tutti indistintamente si sono espressi da Monsignor Giovanni Balconi, responsabile diocesano dei Centri culturali
cattolici ed esperto petrarchista, che con la sua eloquenza soave ha esortato
tutti a trasformare la Linterno in una casa della poesia sotto l’egida di Francesco Petrarca; al professor Carlo Bertelli, professore emerito di
storia dell’arte e medaglia d'oro del
Ministero per i beni Culturali, che con le sue parole profondamente intrise di
amore per la città di Milano, ha sollecitato
un progetto chiaro e petrarchesco per la Cascina Linterno, un luogo consacrato
alla memoria del Petrarca, alla sua poesia e alla poesia in generale; al
professor Philippe Daverio, critico
d'arte, giornalista e opinionista, che con i suoi funambolismi ha affermato che
trasformare la Linterno in un sito petrarchesco sarebbe l’unica cosa duratura e intelligente in vista
dell’Expo 2015, a Luigi Santambrogio presidente di Italia Nostra Lombardia che ha
richiamato l’impegno dell’Associazione, ad oggi purtroppo inascoltato,
affinché il monumento storico Villa
Linterno possa diventare la base di partenza di un percorso letterario
cittadino; al professor Nerio De Carlo,
germanista, storico e saggista, che ha sottolineato l’importanza di Petrarca come poeta europeo e
iniziatore dell’Umanesimo e che ha concluso
con un aspro rimprovero all’attuale
giunta per l’oblio culturale riservato a
questo insigne poeta che ha vissuto otto anni della sua vita nella nostra città.
Il professor Carlo Monti, docente del Politecnico e
consigliere di ICOMOS Consiglio Italiano dei Monumenti e dei Siti, ha
richiamato la fumosità del
progetto di recupero in corso di studio da parte del Politecnico stesso e la
mancanza della presenza nel progetto della figura del Petrarca.
L’arch. Marco
Ermentini, restauratore di Italia Nostra ha ribadito la presenza, nel
nucleo storico della Linterno, di importanti affreschi da salvare con la
priorità assoluta della messa in
sicurezza (a costi limitati) del monumento.
I principali autori del
volume, Massimo de Rigo e Roberto Gariboldi, del CSA Comitato
salvaguardia Ambiente e Cultura, da parte loro hanno richiamato con argomenti
scientifici supportati da immagini e documenti, la validità della presenza di Petrarca alla Linterno,
segnalando il colpevole stato di degrado della struttura e stigmatizzando l’oblio culturale al quale viene condannata la
figura di questo poeta, una condanna basata solo su questioni meramente
filologiche che possono essere soltanto una valida palestra di esercitazione
per ricercatori specializzati.
Agli altri intervenuti
interessava principalmente di capire quando Villa Linterno sarà restaurata dedicando uno spazio adeguato a
Francesco Petrarca. La sala era gremita all'inverosimile, con decine di persone
in piedi e fuori dalla sala.Giudizio unanime dei presenti: quasi tre ore di
particolare interesse.
Oltre alle persone citate
erano presenti anche altre personalità
della cultura milanese.
A nome del Consolato
Francese presenziava la moglie del console signora Zoé
Meyer.
A corollario dell’evento, splendida la performance musicale del
tenore Antonio Signorello che ha
cantato Rime del Petrarca musicate da Franz Liszt, accompagnato al pianoforte
dalla pianista francese Veronique
Garnier.
Una sola grossa lacuna: la
totale assenza delle istituzioni cittadine, regolarmente invitate e
inspiegabilmente disinteressate a conoscere il parere di autorevoli esperti
della Cultura su un tema scottante per Milano.
Per informazioni:
Massimo de Rigo - cell
3394448574 - email: mderigo@gmail.com
Roberto Gariboldi - cell
3332932895 - email: roberto.romilde@alice.it
CSA Comitato salvaguardia
Ambiente e Cultura. Vivere i sentieri del Petrarca.
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